giovedì 17 marzo 2011

polpette extra di mamma Meli




 E come posso cominciare se non dicendo che noi siamo cresciuti con queste polpette, mia madre le faceva ogni domenica. Ma mai uguali, o meglio l'impasto era sempre quello, ma una domenica erano semplicemente fritte per antipasto, altre volte più grandi, come quelle di oggi, ripiene per secondo o fritte o al forno, o piccole e rotonde aggiunte nel ragù negli ultimi dieci minuti di cottura. Insomma mio marito ne è talemente innamorato che ogni volta che mia madre ci viene a trovare qui al nord se ne fa preparare in quantità industriali perchè dice che le mie sono buone ma quelle di mamma Meli di più!
Ora sarà difficile dare la dose giusta degli ingredienti perchè mia madre parte dalla carne e dalla mollica(rigorosamente fatta con il pane di casa vecchio) fatto ammollare nell'acqua se nell'impasto ci metteva la ricotta, comprata freschissima dal "ricottaro" ambulante che ancora oggi passa tutte le mattina nelle vie del paese urlando per farsi sentire, o ammollata nel latte se distrattamente non lo sentiva o in quel periodo dell'anno in cui le pecore hanno la "febbre", non mi chiedete cosa vuol dire perchè non lo so, ma so che in quel periodo non si fa ne il formaggio ne le ricotte(bo!), mi informerò...prima o poi.
Anyway io vi do gli ingredienti della mia versione di polpette:
500g di carne tritata (prima scelta di vitello)
una grossa patata lessa e schiacciata
pane raffermo ammollato nell'acqua e strizzato circa 100g ma tenetevi pure abbondanti
2 uova
una ricottina piccola quelle di pecora da circa 100g
un'abbondante manciata di grana e poco pecorino grattugiati entrambi
sale pepe prezzemo
impastando regolatevi se l'impasto si asciuga non aggiungete niente solo bagnatevi la mano senza sgocciolarla. E già così sono ottime fritte in abbondante olio di semi di arachidi, o messe in un sugo di pomodoro portato già a metà cottura, o aggiunte nel ragù della domenica fatto con le costine di maiale e dello spezzatino di vitellone e dell'ottima salsiccia piccola e piccantissima calabrese verso la fine delle sue (almeno) 4 ore di cottura. Io le ho farcite con provola affumicata alcune con il prosciutto altre con la mortadella, fritte e servite come secondo accompagnate da un contorno di piselli e porro.
E bon appetit...
Con questo piatto "oso" partecipare al contest di farina, lievito e fantasia...

3 commenti:

  1. Queste polpette devono essere squisite...ma la ricetta non è legata a nessuna ricetta tipica della tua regione. Possono partecipare solo le ricette tipiche della tradizione culinaria delle regioni italiane

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  2. Giusto due sere fa provavo a fare delle polpette ripiene, uno spunto l'avevo preso da una ricetta trovata in rete, che prevedeva delle uova sode di quaglia per il ripieno... sono stgate un disastro totale... in cottura mi si sono aperte... quindi alla fine ho servito delle mezze polpette con sopra delle mini uova sode... alla vista piatto orribile, menomale che il gusto salvava la mia ricetta! le tue invece oltre ad essere sicuramente buone sono anche bellissime... mi sapresti aiutare a capire il motivo del mio fallimento?

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  3. ramona probabilmente è tipico per me delle domeniche in calabria...ma parteciperò sicuramente con qualcosa di più tipico, e si erano squisite!
    sara avrai messo poche uova nell'impasto? o era troppo umido perchè non hai strizzato bene il pane? bisogna studiare la ricetta per arrivare a capo del problema...me la mandi non ho mai lavorato le uova di quaglia...

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